SICILIA, ANAS: CONTINUA LA LOTTA CONTRO L’ABBANDONO ILLECITO DEI RIFIUTI

- Oggi riunione fra i vertici di Anas in Sicilia ed alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale della città di Alcamo (TP)
Palermo, 18 settembre 2025
Oggi, presso la sede compartimentale di via Alcide De Gasperi a Palermo, si è tenuta una riunione fra i vertici regionali di Anas, gli Ingegneri Nicola Montesano, Nicola Russo e Antonio Lippolis e l’Assessore Ambientale del Comune di Alcamo, la Dott.ssa Valeria Pipitone, sul tema dell’abbandono illecito dei rifiuti lungo le strade statali ed autostrade che attraversano l’alcamese.
Anas, nel corso degli anni, si è già spesa con buoni esiti anche nel trapanese per contrastare questo fenomeno di malcostume che mina il decoro urbano e mette a repentaglio anche l’incolumità dei viaggiatori. Di fatto, tali rifiuti vengono abbandonati ai margini delle strade dove l’accumulo di spazzatura di ogni genere e di oggetti ingombranti generano condizioni di degrado urbano a scapito del decoro del paesaggio, della tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Negli anni passati, lungo la SS113, ad Alcamo, sono stati rimossi numerosi rifiuti abbandonati nelle aree tra le gallerie Fico e Case Rosse.
Tutte le azioni sono state intraprese in piena sinergia istituzionale fra Anas ed il Comune di Alcamo.
Nell’ultimo periodo, proprio nelle arterie che attraversano la città di Alcamo, grazie ad alcune fototrappole nascoste, sono già stati immortalati alcuni trasgressori ai quali verranno notificate le opportune sanzioni.
Al riguardo si evidenzia che, a seguito della Legge 127/2023, con l’entrata in vigore del D.L. n. 116 dell’8/8/2025, il sistema sanzionatorio per abbandono illecito di rifiuti è stato sensibilmente inasprito: per il lancio di una lattina, di una bottiglia di vetro o di un sacchetto, è prevista una sanzione da 1.500 a 18.000 euro oltre alla segnalazione alla Procura della Repubblica.
Inoltre, l’entrata in vigore del D.L. 116/2025 consente alle Forze dell’Ordine di poter contestare l’abbandono di rifiuti da un veicolo anche solo attraverso l’acquisizione di un fotogramma nitido della targa, rilevato da telecamere comunali, autostradali o private.
Un comportamento illecito di cui Anas è prima vittima, trovandosi costretta a rimuovere diverse tipologie e quantità di rifiuti, un lavoro che non rientra nelle proprie competenze e richiede anche lo spostamento momentaneo di risorse umane dalla consueta e quotidiana attività di gestione della rete stradale.
Per tale ragione Anas impiega quote sempre maggiori del budget che viene messo a disposizione alla Struttura Territoriale Sicilia, sottraendo così fondi destinati alla manutenzione del patrimonio stradale in gestione diretta, ben 3.892 km fra autostrade e strade statali nell’intera Regione.
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