Anas in Lettonia alla Conferenza Europea dei Direttori delle Strade: nuove strategie di monitoraggio ponti e resilienza delle infrastrutture
- L’AD di Anas, Gemme: “L’obiettivo è lavorare sempre più in sinergia su nuovi scenari e tecnologie innovative per il futuro e la sicurezza delle opere stradali”
- La Conferenza, in corso a Riga, riunisce 29 amministrazioni stradali pubbliche
Monitoraggio di ponti e viadotti, utilizzo delle nuove tecnologie e resilienza delle infrastrutture. Sono stati questi gli argomenti principali discussi al Governing Board del CEDR (Conference of European Directors of Roads) in corso a Riga in Lettonia fino a domani 7 novembre, al quale ha preso parte anche l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, che ha illustrato la missione dell’azienda del Gruppo Fs nella gestione degli oltre 32mila km di rete stradale e autostradale.
Il Governing Board del CEDR, che riunisce 29 amministrazioni stradali pubbliche, fornisce le linee guida strategiche e tutti i potenziali input necessari per l’organizzazione della gestione delle reti stradali. Le attività sono programmate in un Piano triennale che definisce azioni e risorse necessarie. L’attuazione del Piano, in vigore dal 2025 al 2027, è al centro delle attività di nove “Working Groups” basati su studi e progetti in partenariato, eventi di networking e tecnici come seminari, workshops, pubblicazioni tecnico-scientifiche e di benchmarking.
Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha parlato di gestione della rete e sicurezza stradale, di progettazione e costruzione di infrastrutture, di manutenzione programmata e dello sviluppo di nuove tecnologie finalizzate all’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza delle infrastrutture. Nell'incontro lettone è stata enfatizzata la necessità di mettere in sicurezza i ponti e viadotti nonché l’esigenza di prevedere un “Piano Marshall” per garantire il finanziamento degli interventi di manutenzione e per assicurare la resilienza delle opere strategiche.
“Nel nostro Contratto di Programma 2021-2025 abbiamo in gestione investimenti globali per 44 miliardi di euro - ha dichiarato l’AD di Anas Claudio Andrea Gemme - la maggior parte è destinata a nuovi lavori per il costante sviluppo della rete stradale, oltre il 10% alla manutenzione programmata, il resto a progetti in corso, investimenti tecnologici e progettazione. Con la nostra presenza confermiamo la volontà di partecipare a questi tavoli e farci promotori di una serie di proposte – ha aggiunto Gemme - il nostro auspicio è di lavorare sempre più in sinergia su strategie e progetti comuni nel settore stradale”.
Anas ha preso parte anche al workshop dedicato ai ponti dove ha illustrato le proprie metodologie e ha sottolineato l’opportunità di considerare finanziamenti a livello europeo dedicati alla manutenzione, la resilienza e il monitoraggio dei ponti europei e italiani.
L’impegno dell’azienda si declina attraverso le ispezioni dei ponti e dei viadotti, circa 18.720 presenti sull’intera rete, e l’implementazione di uno dei programmi più ambiziosi, lo SHM-Structural Health Monitoring. Avviato nel 2022 e finanziato con 275 milioni di euro dal Fondo Complementare del PNRR, mira a un sistema integrato di monitoraggio diagnostico dello stato di salute degli asset infrastrutturali. È un sistema di tecnologie e sensori per governare gli eventi in tempo reale, monitorare i processi, analizzare e intervenire sui malfunzionamenti. L’obiettivo finale è ottenere informazioni continue sullo stato di salute delle strutture, riconoscere e prevedere i danni oltre a supportare la pianificazione di interventi di manutenzione. I target operativi definiti prevedono, dopo 250 opere connesse nell’ultimo biennio, 500 nel 2025 e 1.000 nel 2026.
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